Alla scoperta dello Storico Carnevale di Albiano

Foto di gruppo al Castello del Gruppo Storico di Albiano d’Ivrea ( Photo Paint Albiano )

Di Ivan Boine – Come promesso ieri, oggi vi portiamo alla scoperta dello Storico Carnevale di Albiano d’Ivrea. È una festa molto particolare perché ricalca – in versione “ridotta” (non si vuole sminuire) – il cerimoniale e le caratteristiche del Carnevale di Ivrea. Infatti, non solo le figure storiche sono le stesse dell’evento eporediese, ma anche il popolo albianese organizza una vera Battaglia delle Arance. Scendiamo più nel dettaglio.

La Vezzosa Mugnaia: “Siamo riusciti a fare tutto”

La Mugnaia Stefania Roffino
(Valentina Marazzato Photographer)

Figura fondamentale del Carnevale albianese non poteva che essere la Vezzosa Mugnaia. Se la figura è “presa in prestito” dalla festa eporediese, questo lo si deve al profondo legame che unisce da sempre Ivrea e Albiano: quest’ultimo ha sempre fatto parte del contado posseduto dai diversi signori della città dalle rosse torri. Inoltre è anche vero che, secondo la leggenda, Violetta era figlia di un mugnaio di Albiano. Abbiamo chiesto quindi alla Mugnaia albianese per l’anno 2020, Stefania Roffino, di tracciare un bilancio di questa edizione. «Per fortuna il nostro Carnevale non è stato toccato dal fenomeno coronavirus, perché l’ordinanza aveva effetto dalla mezzanotte di domenica 23, ultimo giorno dei nostri festeggiamenti. Siamo riusciti a fare tutto, al pelo, ma ci siamo riusciti». Tuttavia è proprio lei, Violetta, la paladina popolare, a spiegarci che il popolo albianese non avrebbe digerito facilmente un annullamento della festa. In quel caso «gli albianesi, attaccati alle loro radici e tradizioni, secondo me avrebbero avuto una reazione e avrebbero comunque cercato di festeggiare il nostro antico Carnevale, come è successo ad Ivrea».

Il Generale: “Non avrei mai pensato di vivere attimi così intensi”

il Generale Sandro Pavan

Nel Carnevale di Albiano non potevano mancare le figure che derivano dall’epoca napoleonica: anche Albiano, infatti, era parte del Dipartimento della Dora voluto dai francesi. Sandro Pavan, Generale per l’anno 2020, ci concede un’ampia spiegazione di questa edizione. «Quest’anno come Associazione Carnevalesca 2020 abbiamo voluto dare spazio alle realtà associative paesane» ci spiega. Quello di Albiano è un Carnevale fortemente “comunitario”, ad Albiano la parola Carnevale vuol dire «affermarsi ogni anno nella propria identità di paese e di comunità». Poi aggiunge «L’obiettivo è sempre quello di valorizzare il nostro territorio e le nostre tradizioni»; essere comunità per gli albianesi significa costruire un Carnevale che avvicini bambini e anziani, che crei un legame tra le radici e il futuro del paese. Indossare la feluca e portare la spada hanno dato vita a emozioni che hanno travolto Sandro: «Non avrei mai pensato di vivere attimi così intensi» racconta «Speriamo che il nostro impegno sia rimasto un po’ nei cuori dei tanti bambini che ci hanno accompagnato in questo Carnevale» e aggiunge «Sono il nostro futuro, saranno i Carnevali che ci accompagneranno quando saremo anziani… Quando i ricordi e le emozioni si alterneranno tra una lacrima di commozione ed un sorriso spensierato».

La Mugnaia 2020 Stefania Roffino dal balcone del municipio di Albiano domenica 23 febbraio

La Battaglia delle Arance

Albiano d’Ivrea ospita l’unico Carnevale, oltre a quello di Ivrea, caratterizzato dal tiro delle arance. Se a Ivrea le squadre sono 9, il centro di Albiano è dominato da una sola squadra, l’Ariete, che fronteggia con coraggio i carri da getto che si alternano di fronte alla chiesa del paese, zona di tiro.

Un Carnevale di “paese”

Elemento tipico dei carnevali di paese è il legale tra personaggi e comunità. Tutti si conoscono, tutti sanno i fatti degli altri, è sempre stato così e probabilmente sempre così sarà. Una delle testimonianze della bellezza paesana è rappresentata da questa coincidenza. Ieri abbiamo dato voce a Fabio Mino, titolare dell’azienda Fa.Mi Impianti Elettrici che ha sede proprio ad Albiano; quello stesso Fabio Mino lo ritrovate qui sotto nelle vesti di ufficiale dello Stato Maggiore che ha scortato il Generale Sandro Pavan.

Fabio Mino di Fa.Mi. Impianti