È successo davvero. Lo Storico Carnevale di Ivrea è stato annullato. Sembra un film apocalittico dove si vedono scenari drammatici, assalti ai supermercati e panico nelle strade e succede quello che nessuno vorrebbe mai vivere. La Battaglia delle Arance inizia e finisce lo stesso giorno per prevenire la pandemia di un virus mortale (percentuale di mortalità tra il 2 ed il 3).
Il popolo degli aranceri insorge come nella storia, nella leggenda, protesta per questa decisione, non è d’accordo, non vuole fermarsi. L’amore per il Carnevale è più forte della paura di covid-19, il coronavirus.

( Gianluca Sivieri )
Eppure, così come Venezia anche Ivrea deve tristemente arrendersi e rinunciare alla sua meravigliosa manifestazione.
Ora viene da chiedersi perché non è stato fermato prima che iniziasse, perché se era davvero così pericoloso è stato permesso di svolgere il giovedì grasso, la sfilata del sabato sera e la battaglia delle Arance di domenica, perché fermarlo quando ormai la maggior parte delle persone si erano ammassate nelle piazze e avevano riempito treni, ristoranti e locali. Perché? Perché? Perché?
È stato sottovalutato ed è stata messa a rischio la nostra salute, la nostra vita?
O si sta esagerando e si vuole dimostrare chissà che cosa con una scelta sensazionalistica?
Una cosa è certa, la situazione poteva e doveva essere gestita diversamente.

( Marco Leonardi )