Periferia Sud: “Comprendiamo la scelta di sospendere il Carnevale”

Vi riportiamo nell’universo dei gruppi interni alle squadre di aranceri a piedi. Sentite cosa ci hanno detto i ragazzi e le ragazze della Periferia Sud!

Carta d’identità

  • Nome: Periferia Sud
  • Anno di fondazione: 2010
  • Squadra di appartenenza: Aranceri Pantera Nera
  • Numero membri: 118 (anno 2020)
  • Segni particolari: maestri nell’arte dell’aperitivo e campioni a tavola

Ciao ragazzi, avete voglia di raccontarci un po’ della vostra storia? Tutto ebbe inizio sabato sera di Carnevale, nel lontano 2010, dall’idea di sei amici: Fabio Martoccia, Luca Martoccia, Mattia Bergantin, Massimiliano Braga, Stefano Cobetto e Luigi Mammoliti, tutti aranceri della Pantera Nera. Uno di loro decide di comprare un megafono per incitare i ragazzi durante la sfilata. Sul megafono viene scritto “Periferia Sud”, essendo appunto tutti e sei della periferia sud di Ivrea. Da quel momento il gruppo è cresciuto e i fondatori hanno affidato l’organizzazione e la rappresentanza del gruppo a tre ragazzi, Pierpaolo Miale, Gianluca Martusciello e Andrea Mazzuccato.

Il nome deriva quindi dalla provenienza dei fondatori. Sì, esatto. Tutti e sei vivevano e frequentavano la periferia sud di Ivrea, nello specifico Bellavista, San Grato e Pavone Canavese.

Quante persone possiamo dire che gravitino attorno al gruppo? Siamo oltre 100 iscritti, quest’anno precisamente 118. Ma abbiamo una serie di persone che ci seguono (mogli, mariti, fidanzati e fidanzate, amici) nelle nostre iniziative. Non vogliamo dare numeri esagerati, ma quello che possiamo dire è che da 2 anni organizziamo una festa in onore del gruppo e il primo anno all’Eva è stato un incredibile sold out. Il secondo anno – quello corrente – per dare la possibilità a tutti coloro che avessero piacere di divertirsi con noi, abbiamo pensato di spostarci alla Fenice: il risultato è stato entusiasmante!

Descrivetevi con tre parole. Amicizia – prima di tutto siamo un gruppo di amici, da noi non esiste un capo, le idee vengono prese insieme – divertimento e soprattutto passione.

Cos’è per voi il Carnevale? Cosa significa questa festa? Potremmo rispondere che è il tiro delle arance, ma la verità è che il Carnevale è un’opportunità per creare un momento di aggregazione. Non a caso abbiamo creato un gruppo che negli anni è cresciuto insieme a tutte le iniziative che abbiamo fatto e dove ognuno dà il suo contributo. Questa voglia di stare insieme si è poi tradotta negli anni nel banchetto del 6 gennaio, nel premio alcolico, nelle feste e nelle cene del sabato sera e per la chiusura del Carnevale. Il Carnevale è un momento per ridere, cantare e bere tutti insieme. D’altronde siamo dei campioni a tavola!

Il momento preferito in piazza? Perché? Alle 10 del mattino ci riuniamo tutti per iniziare nel più allegro dei modi la nostra battaglia. Quindi il nostro momento preferito è sicuramente quello dell’aperitivo in piazza: vino, pane e salame, il tutto condito da cori e racconti del sabato sera.

Arriviamo all’attualità. Qual è l’umore per quest’edizione del Carnevale? In un primo momento il sentimento che ha prevalso è stato un mix tra confusione e rabbia, seguito da una forte delusione. Tutti i nostri sforzi sono stati vanificati. A oggi, però, comprendiamo la scelta di concludere il Carnevale anticipatamente a causa di questo virus che ha messo in ginocchio il paese, soprattutto il Nord. Ma ciò che non finirà mai è la passione per i nostri colori, la nostra squadra e la nostra piazza.

Grazie del vostro tempo, ci rivediamo nel 2021! Grazie a voi, al prossimo anno!

a cura di Ivan Boine