Paola Gregorutti in Paonessa è Violetta! Viva la Vezzosa Mugnaia!

“Storico Carnevale d’Ivrea…” e la folla esplode. Migliaia di cappelli frigi esultano, il popolo di Violetta ruggisce. La Mugnaia per l’anno 2020 ha un nome, un cognome, un volto: Paola Gregorutti in Paonessa!

La vittoria popolana: la storia.

Città di Ivrea, Regnum Italiae, Sacro Romano Impero, anno del signore 1192. La città si regge sull’equilibrio tra i poteri delle istituzioni comunali e del vescovo. La città da qualche anno è nelle mire dei conti di Biandrate, ma le milizie comunali riescono a sconfiggere il feudatario e la rivolta popolare abbatte il Castello di San Maurizio – il Castellazzo – donato nel 1190 a Ranieri di Biandrate dall’Imperatore Federico il Barbarossa.

La vittoria popolana e la leggenda di Violetta

“Una volta anticamente, egli è certo che un barone ci trattava duramente con la corda e col bastone…” inizia così la melodia più fischiettata dagli eporediesi, inizia così la Canzone del Carnevale. Ivrea è schiacciata dal tallone di ferro del dispotismo feudale: vessazioni, tasse, gabelle… Il popolo ha fame e aspetta solo un segno, ha bisogno di una spinta. La spinta la dà una fanciulla, Violetta, figlia di un mugnaio, rapita dal tiranno secondo lo ius primae noctis; una volta nel rocca del signore, la giovane si ribella e gli mozza la testa che espone al popolo già in rivolta: “quello è stato il nostro segno ed il castello non c’è più!”. Violetta, la Vezzosa Mugnaia, diventa paladina del popolo in lotta contro la tirannide.

Viva la Mugnaia! Viva il Carnevale!

Ora Ivrea conosce il suo nome e il suo volto, ora Ivrea ha il personaggio principale del suo Storico Carnevale. Domani, quando inizierà la spettacolare Battaglia delle Arance, il popolo di Violetta si ribellerà di nuovo al dominio feudale e per tre giorni non darà tregua nelle piazze cittadine alle armate del tiranno.

Viva la Mugnaia! Viva la vittoria popolana! Viva il Carnevale!

Ivan Boine