Molti di noi sono abituati a vederla nei servizi sul Carnevale di Venezia mentre aspettano quelli su Ivrea e sicuramente qualche “traditore” avrà anche avuto la fortuna di vederla dal vivo proprio nella città lagunare. Ma che cosa rappresenta davvero la famosa Maschera dal Naso Lungo?


Durante quest’ultimo incredibile Carnevale ai tg si vedevano un altro tipo di maschere, soprattutto un altro tipo di servizi e inconsciamente, senza rendercene conto percepivamo una certa somiglianza tra un certo costume di Carnevale, che appunto in questo periodo dell’anno era usuale vedere, ed una divisa con una maschera per certi versi simili. Quelle indossate dagli addetti sanitari per proteggersi dal nuovo CoronaVirus.
La similarità non è casuale, infatti, la maschera dal naso lungo del Carnevale di Venezia evoca le divise indossate dai medici durante il periodo della peste a Venezia e nel resto d’Europa. Questo bizzarro costume era così realizzato per evitare ogni minimo contatto tra i medici ed i pazienti. La maschera era una specie di respiratore con delle aperture per gli occhi, coperte da lenti di vetro, e dei fori per respirare dal naso, all’interno del lungo becco erano contenute sostanze profumate come fiori secchi, lavanda, timo, mirra, ambra, foglie di menta, canfora, chiodi di garofano, aglio e spesso spugne imbevute di aceto. Lo scopo era tenere lontani i cattivi odori ritenuti all’epoca la causa dei contagi. Il vestito lungo fino ai piedi era in cera nera, le mani coperta da guanti, i piedi da stivali e la testa da un cappello largo. In mano un bastone che serviva per toccare i pazienti. La visione di questi medici era drammaticamente accostata alla morte poichè quando li si vedeva arrivare si sapeva di avere poche speranze di sopravvivenza.

Naturalmente le più moderne divise usate oggi per proteggersi dai contagi non sono paragonabili a quelle rudimentali dei medici della peste, tuttavia, resta la somiglianza nel concetto di evitare qualsiasi tipo di contatto con i pazienti infetti. L’augurio che ci facciamo tutti è di tornare presto a vedere questi eroici personaggi solamente più nei film e nei servizi al tg sul Carnevale di Venezia.