Se lo Storico Carnevale d’Ivrea è allegoria di un momento di guerra, di una grande rivolta di popolo, non mancano gli appuntamenti che richiamano al supremo valore della pace.
La riappacificazione dei rioni sulla Dora
Domenica 16 sul ponte più suggestivo della città, il Ponte Vecchio, è andata in scena la riappacificazione dei rioni del Borghetto e di San Maurizio, situati rispettivamente sulla sponda destra e sulla sponda sinistra della Dora Baltea. Alla presenza del Cittadino Generale Vincenzo Antonio Ceratti -accompagnato come di consueto dallo Stato Maggiore, dalle Vivandiere e dai Pifferi e Tamburi – il Sostituto Gran Cancelliere Erino Mignone ha ufficializzato la reciproca volontà di porre fine a ogni conflitto da parte del Bano della Croazia e del Dignitario del Console Maggiore di San Maurizio.
(foto di Marco Leonardi)
La forza delle donne
Se i tempi delle ostilità sono stati rievocati da una sassaiola tra i bambini dei due rioni, le vere artefici della pace sono, secondo la tradizione, le donne dei due rioni. A una guerra, specialmente commerciale a suon di gabelle per superare il ponte, le donne opposero la pace, confezionando una bandiera tricolore con al centro lo stemma sabaudo, su cui spicca un corvo nero con in bocca un ramo d’ulivo.
Il valore della pace
Il nostro Carnevale è soprattutto questo: un momento di unità e pace della comunità. Nel 1808 il primo Carnevale cittadino pose fine alle rivalità e ai tafferugli tra i vari rioni e i rispettivi carnevali. Frutto del caso oppure no, la Battaglia delle Arance subisce una svolta proprio dopo una guerra totale, devastante, e si erge a rappresentare la guerra del popolo, la sua riscossa. Ricordiamoci da dove arriviamo, ricordiamoci che lo Storico Carnevale d’Ivrea è la grande festa che celebra la vittoria popolana e la pace in cui è stata rifondata la nostra comunità.
Ivan Boine