1548 euro. Questa la cifra raggiunta ad ora dalla nostra raccolta fondi per supportare l’Ospedale d’Ivrea lanciata ieri su GoFundMeb. Ringraziarvi tutti singolarmente per questo importante obiettivo raggiunto è difficile: siete moltissimi e alcuni di voi hanno deciso di aiutarci in forma anonima. Ci teniamo però a farvi sapere quanto questo risultato ci renda orgogliosi: in un momento così delicato e complesso per il nostro Paese, sapere di aver potuto contribuire anche solo in piccola parte a questa ‘lotta’ al virus nella nostra Città, ci riempie di gioia.
“Fantacalcio sospeso? I montepremi li diamo agli ospedali”
Ma più che di lotta, noi Eporediesi – lo sapete bene – preferiamo parlare di battaglia: per questo abbiamo intitolato la nostra raccolta ‘Aiuta l’Ospedale di Ivrea in questa Battaglia‘. E mentre continuate a darci il vostro prezioso contributo per raggiungere la cifra prefissata di 5000 €, abbiamo deciso di riportarvi la testimonianza di un gruppo di donatori. Si tratta di sei amici di Torino che, dopo aver appreso che il Fantacalcio sarebbe stato sospeso, hanno deciso di devolvere il loro montepremi alla nostra causa. Ci siamo fatti raccontare tutto da Gabriele.

“Se possiamo dare una mano lo facciamo volentieri”
“Sono presidente di due leghe fantacalcistiche”, ci dice, “e in entrambe abbiamo scelto all’unanimità di donare l’intero premio agli ospedali che stanno operando sul territorio per far fronte all’emergenza Coronavirus. Una donazione verrà destinata all’Ospedale Sacco di Milano, l’altra, invece, è diretta a quello di Ivrea”. Scelta, quest’ultima, dettata dal suggerimento di un membro del gruppo molto legato alla nostra Città (e al suo Carnevale).
“La cifra ammonta a 420 €”, ci spiega, “e stasera provvederò alla donazione. Personalmente mi sento di consigliare a tutti di devolvere i soldi del Fantacalcio agli ospedali. I medici stanno facendo un gran lavoro ma sappiamo benissimo che attualmente c’è carenza di risorse e, se possiamo dare una mano, lo facciamo ben volentieri. Abbiamo tutti dei cari”, prosegue, “delle persone anziane, che sono a rischio (genitori, nonni, ecc…) e tutti vorremmo che, nel caso sfortunato in cui venissero attaccate dal virus, potessero disporre delle cure necessarie”.
Una scelta che fa del bene e mette tutti d’accordo
“In aggiunta, entrando in questioni più fantacalcistiche, sarebbe stato un grosso problema gestire l’assegnazione dei premi, visto che molto probabilmente il campionato sarà completamente sospeso. Qualsiasi scelta in merito, infatti, avrebbe inevitabilmente fatto storgere il naso a qualcuno: procedendo con la donazione, invece, ci siamo trovati tutti d’accordo nel fare una buona azione verso chi ne ha più bisogno”.
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