Elena Bergamini è la Mugnaia 2023!!!

Comunicato stampa

È ELENA BERGAMINI IN BARDUS LA VEZZOSA MUGNAIA 2023
Nata a Ivrea il 15 dicembre 1986 (36 anni) sotto il segno del Sagittario, Elena Bergamini in Bardus
è la Vezzosa Mugnaia per l’edizione 2023 dello Storico Carnevale di Ivrea. È cresciuta e vive ancora
oggi a Parella insieme al marito Kevin Bardus e ai figli Mattia di 7 anni e mezzo e Angelica di 3 anni
e mezzo. Ha due fratelli più piccoli, Stefano di 28 anni e Gloria di 26 anni. A Ivrea ha frequentato il
Liceo Scientifico Gramsci, sviluppando nel mentre una profonda passione per la musica trasmessa
dal nonno Giovanni. A 5 anni suonava già il clarinetto e proprio con questo strumento ha conseguito
nel 2006 il diploma presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e si è esibita con varie orchestre
sinfoniche in teatri come il Regio e il Lingotto. Sempre nel capoluogo piemontese si è laureata in
giurisprudenza nel 2011 e oggi è funzionario direttivo ai servizi demografici presso il Comune di
Castellamonte. Il lavoro e gli impegni familiari nel tempo l’hanno allontanata dalla musica, ma è
riuscita comunque a trasmettere la passione al figlio Mattia, che giovanissimo suona la batteria e
frequenta il liceo musicale di Rivarolo.
Tenace, appassionata, solare, Elena racchiude in sé tutte le caratteristiche per ricoprire in maniera
perfetta il ruolo più importante del Carnevale nell’anno della ripartenza. Si emoziona, e non
potrebbe essere altrimenti, nel ricordare il papà Guido, morto di COVID. Il grave lutto ha
ulteriormente rafforzato un carattere forte e determinato e oggi Elena è pronta a rappresentare al
meglio lo spirito della rinascita, condiviso con un’intera città che non vede l’ora di ripartire dopo
due anni di sospensione della manifestazione a causa della pandemia.
“Sento una grande responsabilità, dopo i due anni terribili che abbiamo attraversato. Vorrei che
queste giornate possano servire a non far pensare ai tanti problemi che ancora stiamo vivendo e
spero di riuscire a trasmettere un po’ di leggerezza e spensieratezza, rimanendo sempre fedele a me
stessa nei panni di Violetta. Indossare per la prima volta l’abito è stata un’emozione fortissima che
mi ha aiutato a prendere piena consapevolezza del mio ruolo”. Queste le parole di Elena nel
ricordare come è arrivata fino a qui. “Per anni da bambina sono andata con mia mamma Giusy e
mio papà Guido a vedere la presentazione della Mugnaia. Come per tante era un sogno che ho
coltivato fino ad oggi, e certamente il momento dell’affaccio dal balcone del Municipio è stato il
momento a cui ho pensato più intensamente e tutti i giorni in queste settimane di attesa”.
A Carnevale ha vestito per una decina d’anni i colori dei Tuchini, passione condivisa con il marito
Kevin, corvo d’oro iscritto anche quest’anno. Il Toniotto è un imprenditore noto in Canavese,
Amministratore Delegato di Euroconnection, società leader in Italia e tra le prime in Europa nella
fornitura di tecnologie di collegamento di sistemi (cablaggi elettrici per macchinari), fondata dal
padre Michele nel 1996. Classe 1980, originario di Lessolo, Kevin Bardus è anche un grande
appassionato di calcio, tifosissimo della Juventus, nonché allenatore e attualmente direttore
tecnico del Banchette. Con Elena si sono conosciuti nel 2013 in palestra e si sono sposati nel luglio
2017 a Parella, quando già era nato Mattia. Dal 2011 Kevin fa parte del Carro H (I Baroni del Castello)
di Samone, ma quest’anno sarà costretto a lanciare caramelle dal carro del Toniotto dietro il nuovo

cocchio che porterà la sua Elena a ricevere gli applausi di una città finalmente in festa, come
raffigurato anche dall’immagine 2023 dello Storico Carnevale di Ivrea. Sarà lei la Violetta che ci
accompagnerà nell’edizione della ripartenza.
Elena sarà accompagnata sul cocchio dorato dalle paggette Caterina Feraudo (9 anni), figlia del
Generale Marcello Feraudo e della Mugnaia 2018 Francesca Olivero, e Camilla Bossino (10 anni),
figlia della Mugnaia 2009 Laura Ghiringhelli.
I paggi saranno Teresa Valle e Marta Rossetto, entrambe nate nel 2004.

photo credit Franco Marino