A quindici giorni dalla sospensione del Carnevale di Ivrea e in piena emergenza Coronavirus, chiediamo alle squadre di aranceri a piedi, ai sottogruppi e ai personaggi storici di raccontarci come stanno vivendo questo momento. Oggi il nostro intervistato è Marco Boggio, responsabile dei Tamburi di Yporegia.
Le origini: “Tutto è nato negli Arduini”
“I Tamburi di Yporegia nascono nel 2015, da un nucleo di ragazzi che suonavano nel periodo carnevalesco nella squadra degli Scorpioni d’Arduino”, ci dice. “E’ successo che dopo un po’ che continuavamo a suonare assieme solo per il Carnevale, abbiamo deciso di estendere questa attività a tutto l’anno, partecipando a manifestazioni prevalentemente di carattere medievale, come le fiere di Pavone e il Torneo di Maggio. Inoltre, collaboriamo con il Gruppo Storico di Fénis della Valle d’Aosta con il quale si è creata una bella amicizia. Ad agosto, invece, prendiamo parte alla Festa del Duca di Urbino con il Gruppo Storico dei Credendari”.
“Ma nonostante questo”, precisa Boggio, “noi ci consideriamo aranceri in primis e siamo ancora molto legati alla squadra. Durante il Carnevale, infatti, suoniamo con la casacca giallo-verde”.
Tutte le manifestazioni annullate
“Per questo mese”, ci spiega, “avevamo in programma alcune manifestazioni, ma sono state tutte sospese a causa dell’emergenza Coronavirus: l’altro ieri avremmo dovuto partecipare al carnevale di Strambino ma è stato annullato. Poi saremmo dovuti intervenire il 21 marzo in Valle d’Aosta a una cena medievale organizzata dal Gruppo Storico di Fénis che è stata rinviata a data da destinarsi”.
In forse anche la trasferta in Francia di maggio
“Ad aprile, invece, avremmo dovuto ospitare il Gruppo Pifferi e Tamburi di Saint Tropez, con cui siamo gemellati già da qualche anno. A Carnevale, infatti, loro suonano con noi e durante l’anno ci vediamo una o due volte per degli stage e corsi di formazione. Ma vista la situazione abbiamo molti dubbi in merito e immaginiamo non sarà così facile incontrarsi. Anche l’appuntamento di maggio, in Francia, per partecipare con loro a una manifestazione, è ancora in forse”.
“Le prove? In solitaria, ognuno a casa propria”
“Vista la situazione”, aggiunge Boggio, “abbiamo deciso di sospendere le prove. Anche se a malincuore, ci atteniamo scrupolosamente alle ordinanze e agli inviti delle autorità a restare a casa. Ecco perchè i ragazzi ora si eserciteranno in solitaria con il materiale audio e video di cui tutti dispongono, con la raccomandazione di tenersi in allenamento attraverso un esercizio costante”.
Sospesa anche la cena di chiusura
In linea con i provvedimenti presi dalle squadre di aranceri a piedi, rinviata anche la cena di chiusura del gruppo.
“Chiunque di noi ha una giusta dose di preoccupazione”, conclude Boggio, “per diverse ragioni: chi per salute, chi per motivazioni legate al lavoro, i ragazzi di quinta superiore per la Maturità… La speranza di tutti è quella di tornare al più presto alla normalità”.
Martina Gueli