Carnevale sospeso: di chi è la decisione?

La sospensione

Poco dopo le 18:30 di domenica 23 febbraio è arrivata la notizia dell’ordinanza comunale di sospensione, a partire dalla mezzanotte, di tutte le attività connesse allo Storico Carnevale d’Ivrea. Questa decisione ha subito fatto animato una discussione – più che legittima – tra la cittadinanza e gli amanti del Carnevale, anche dopo le polemiche che già si erano animato negli ultimi giorni.

La natura della decisione

Tante le critiche e altrettanti messaggi di soddisfazione, il tutto condito da una platea che non può che rassegnarsi a quanto stabilito dall’ordinanza. Nell’occhio del ciclone fin da subito sono finite sia la giunta comunale guidata da Stefano Sertoli sia la Fondazione dello Storico Carnevale d’Ivrea. Cerchiamo di capire insieme da dove ha origine l’ordinanza comunale (che potete trovare a inizio articolo) leggendo il comunicato firmato dal sindaco.

Il Presidente della Regione Piemonte, insieme al Prefetto e all’Assessore alla Sanità, ha anticipato la preparazione, in collaborazione con il Ministero della Salute, di un’ordinanza che sospende tutti gli eventi e le manifestazioni​ culturali, ludiche e sportive, all’aperto e al chiuso, che prevedono l’assembramento di persone.
Ciò per il rischio di diffusione del COVID-2019 (nuovo coronavirus).
In riferimento a ciò, il Comune di Ivrea emette una propria ordinanza che stabilisce la sospensione delle manifestazioni dello storico Carnevale di Ivrea a partire dalle ore 24 di oggi.
Ancora nella giornata di ieri, nel corso delle continue interlocuzioni del Sindaco con Prefettura e Regione, non era stata posta da parte dei suddetti enti la necessità di sospensione della manifestazione.
L’evoluzione della situazione delle ultime ore ha reso necessario tale atto. Il Sindaco.

Comunicato stampa del 23 febbraio 2020

Ora capiamo fin da subito che l’ordinanza di cui si parla nelle prime righe – frutto di un lavoro congiunto tra Ministero della Salute, Prefettura, Presidente della Regione e Assessore regionale alla Sanità – è un’ordinanza che avrebbe posto fine immediata alla festa carnevalesca. Quello che il sindaco e la Fondazione hanno fatto è prendere atto della decisione che le istituzioni nazionali e regionali avevano preso su eventi come lo Storico Carnevale d’Ivrea.

L’ordinanza della Regione Piemonte e del Ministero della Salute

Abbiamo parlato di questa ordinanza – che puntualmente è arrivata – quindi è opportuna leggerne alcune parti (vi invitiamo a consultarla per intero qui). Tra le “misure straordinarie” che la Regione Piemonte adotta “per il contenimento adeguato per contrastare l’evolversi della situazione epidemiologica” troviamo fin da subito la seguente: “Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi, in luogo pubblico o privato, sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa”. Queste parole, firmate dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal Ministro della Salute Roberto Speranza comportano la sospensione del nostro Storico Carnevale, esautorando la Città d’Ivrea e la Fondazione da qualsiasi decisione in merito.

Per concludere…

Ci teniamo ancora una volta a ribadire che le polemiche e le discussioni sulla decisione di sospendere il Carnevale sono legittime, che sia giusto interrogarsi in maniera individuale e collettiva su provvedimenti e ordinanze. Favorevoli o contrari all’ordinanza comunale, dobbiamo riconoscere che essa ha solamente anticipato – grazie al continuo confronto tra amministrazione cittadina e regionale – una decisione che sarebbe arrivata poche ore dopo e sulla quale le istituzioni cittadine e la Fondazione non hanno alcun peso. All’ordinanza concordata tra Regione e Ministero il comune e la Fondazione non possono fare altro che adeguarsi. Che ci piaccia o meno, questa è la chiave di lettura della faccenda.

Ivan Boine