Carta d’identità
- Nome: I Boia del Tiranno
- Numero di riconoscimento: 9
- Anno di fondazione: 1989
- Primo conducente (cavallante): Giuseppe Favre
- Responsabile del carro (capocarro): Roberto Di Nuzzo
- Realizzatore della decorazione: Erika design (Erika Dardano)
- Premi vinti per le pariglie: 2 primi posti (anno 2001 e anno 2011)
- Premi vinti Cavalli, Finimenti e Guida: 1 terzo posto (anno 2015)
“Siamo i boia del tiranno e mai nessuno ci fermerà, noi saremo sempre qua se battaglia ci sarà. Per i boia, per i boia hip hip hurrà”. Questo il grido di battaglia, l’inno d’incitamento del carro numero 9, quello dei Boia del Tiranno. I ragazzi del Boia sono circa una ventina di persone di età varie che spaziano dai 20 sino ai 50 anni. Tante teste, tante età diverse tutte legate da una grandissima passione comune: il Carnevale.
Una storia che dura dal 1989

Il carro 9 ha una peculiarità che più di tutte lo distingue dagli altri numerosi carri da getto, ovvero una continuità di tiro comune davvero a pochi. Infatti sin da quando questo carro è stato fondato nel 1989, non è mai mancato a nessuna delle edizioni del Carnevale. Questo è potuto indubbiamente succedere grazie al fatto che ciascuno dei componenti dei Boia del Tiranno mette da sempre grande impegno, passione ed un’enorme forza di volontà per far muovere la grande macchina del Carnevale e più nello specifico la battaglia vera e propria. Il gruppo è andato formandosi e ampliandosi sempre maggiormente, “negli ultimi anni abbiamo assistito all’arrivo di nuove leve di giovani molto volenterosi e intraprendenti, ma ovviamente si fa da sempre conto e riferimento su quelli che sono i pilastri, sui più “grandi”, coloro che il gruppo l’hanno creato e che per l’appunto sono come delle fondamenta su cui tutto il gruppo si regge”.
Capocarro, cavallante…
Entriamo dunque nel vivo della storia del carro, i cui colori rappresentativi sono il rosso e il nero, iniziando perciò con il parlare di date e di nomi. Come già accennato sopra, il carro dei Boia del Tiranno è stato fondato a Chiaverano nel 1989. L’attuale capocarro è Roberto Di Nuzzo mentre il vice è Tiziano Peretto, referente principale per la realizzazione di questo pezzo e portavoce per tutti i suoi compagni di tiro. Il cavallante e primo conducente è Giuseppe Favre, secondo e aiuto conducente è invece Cristina Ponsetto. Cristina non è però l’unica quota rosa del carro, parte fondamentale della squadra sono infatti ben tre altre tiratici donne.
Trofei e simboli

In una storia che dura da trentuno anni i Boia del Tiranno vantano 3 premi vinti, ovvero: 1° premio per il tiro vinto due volte rispettivamente nel 2001 e nel 2011, ed un 3° posto nel 2015 ottenuto per la categoria Cavalli finimenti e guida. In merito ai costumi indossati dai tiratori sia durante la sfilata sia durante la battaglia appare subito chiaro che questi riprendono la storica tunica nera del boia medievale con l’aggiunta dello stemma del carro sul petto. Lo stemma dei Boia è molto articolato e rappresenta infatti uno scudo che si divide in tre parti, rispettivamente la prima raffigura la città di Ivrea, la seconda il cappuccio del boia, mentre la terza riporta due asce incrociate. Sopra lo scudo è inoltre rappresenta la maschera del tiro.
Un segno davvero particolare
Una particolarità assolutamente unica dei Boia è la presenza di una forca in legno costruita sul carro, “si tratta del simbolo che contraddistingue da sempre il nostro carro, in modo che sia visibile a tutta la piazza e che al nostro arrivo faccia dire a tutti: Arrivano i Boia del Tiranno”. Un bel simbolo legato alla storia e alla tradizione dei boia e che debba in qualche modo incutere timore ai propri avversari. Ogni anno viene per altro istituito uno speciale premio, il premio Forca che va direttamente assegnato al miglior combattente della battaglia corrente.

L’arte di Erika design
La decorazione attuale del carro è stata eseguita dall’artista di Lombardore (To) Erika Dardano in arte Erika design, che ha realizzato il lavoro nel 2017, anche se collabora con il carro dal 2011. “Sono state proposte delle bozze sulla base delle loro richieste e poi queste sono state messe a punto modificando, togliendo o aggiungendo alcuni particolari. Dapprima abbiamo realizzato uno studio in piccolo, poi un cartone preparatorio 1:1, sino alla riproduzione diretta sul carro”. Quello che emerge dalle parole di Erika è ciò che si confà maggiormente allo spirito di squadra dei Boia, anche la decorazione pittorica è stata infatti eseguita con l’idea di collaborazione. La rappresentazione pittorica in smalto su pvc mostra i boia e cavalieri che escono dalle mura del castello di Ivrea e che si dirigono sulla folla brandendo delle asce. Ciò che ha ispirato la tematica della decorazione dipende dai fatti narrati nella storia di Ivrea, con un accenno e una sottolineatura della lotta tra il popolo ed i boia assoldati dal tiranno. Tematica che contestualizza ovviamente il carro numero 9 in generale.

Cosa dire ancora se non “Alè Boia alè Boia eo eo eo”?
Martina Bastianelli