Fate largo ai Balestrieri, protettori di Albeto!

Carta d’identità

  • Nome: I Balestrieri di Albeto
  • Lettera di riconoscimento: I
  • Anno di fondazione: 1994
  • Primo conducente (cavallante): Domenico Tripodi
  • Responsabile del carro (capocarro): Giovanni Seidita
  • Realizzatore della decorazione: Luca Menardi
  • Premi vinti per i tiri a quattro: 6 premi (1998-2000-2003-2005-2014-2015)
  • Premi vinti immagine e design: 6 premi (2004-2007-2015-2016-2017-2018)

Albeto, antica zona di Ivrea

Parlando con i Balestrieri la prima domanda è quasi scontata. Perché questo nome? «Albeto era il nome di un’antica zona del centro di Ivrea» ci spiegano «Era protetta dai balestrieri che lì avevano il loro centro di addestramento». Un nome, una storia, questo emerge dalle loro parole. A Ivrea si sa, il Carnevale è una cosa seria, nulla è lasciato al caso e i Balestrieri ce lo dimostrano andando a pescare vicende della storia eporediese a molti sconosciute. Se il nome è fondamentale, l’estetica diventa altrettanto importante: se i carri da getto rappresentano le armate del feudatario, i Balestrieri hanno scelto una “divisa” che si richiamasse il più possibile al Medioevo. Per questo motivo nella loro “famiglia” c’è un artigiano specializzato nella lavorazione del cuoio, l’artista che ha decorato le divise dei tiratori sul carro.

I valori di una famiglia

Quando si parla coi carri salta subito all’occhio quanto il gruppo sia unito, intimo, familiare. Abbiamo chiesto ai Balestrieri di descriversi in poche parole, la loro risposta ci ha confermato quanto appena detto: i loro valori sono «rispetto, amicizia e sano divertimento». Da quante persone è composta la famiglia del carro lettera I? «Siamo 15 aranceri e 6 cavallanti, in più ci sono un artista e un artigiano che si occupano di realizzare la parte estetica del carro». Una famiglia che vive, respira e si organizza per 365 giorni l’anno in vista del Carnevale. «Non è semplice spiegare cosa sia per noi il Carnevale, è qualcosa che va oltre il tempo libero» ci confessano «Lavoriamo sodo per distinguerci ogni anno».

Il carro che ha tirato per 16 minuti nel Rondolino

Oltre l’estetica mai banale, c’è la combattività. «Siamo i migliori, siamo unici» ci dicono con fierezza. La bacheca di trofei conferma sicuramente come i Balestrieri si facciano sentire dagli aranceri a piedi. «Nel 2014-2015 siamo riusciti ad ottenere due primi premi assoluti per due anni consecutivi, in più nel 2015 oltre all’assoluto è arrivato anche il 2° posto per l’immagine» ci raccontano molto orgogliosi «È stato un momento davvero unico». Ma i Balestrieri non sono solo trofei, il riconoscimento a cui tengono di più è quello della piazza. «Il nostro momento preferito è quando ci fermiamo per diversi minuti in una piazza e arrivano gli applausi per la combattività». Applausi più che meritati per chi riesce a reggere il Rondolino (Diavoli, Mercenari, Pantera Nera) per 16 lunghissimi minuti.

L’edizione 2020…

L’argomento cardine di quest’anno è la sospensione straordinaria del Carnevale, in conseguenza alle misure d’emergenza per contenere la diffusione del virus covid-19. Pertanto non abbiamo potuto fare a meno di chiedere ai Balestrieri cosa ne pensassero. «Non avremmo mai voluto che finisse così, aspettiamo il Carnevale tutto l’anno, fa parte del nostro DNA». Una risposta secca, precisa, che viene dal cuore di chi davvero vive, mangia, respira in vista del Carnevale e della Battaglia delle Arance.

…e quella 2021.

Il morale ora è giustamente basso, la città intera è ancora scossa da quello che comportano le misure prese del Ministero della Salute e dalle istituzioni competenti. In questa situazione i Balestrieri sanno benissimo a cosa puntare: «Eravamo pronti e carichi per tirare, c’è dispiaciuto tantissimo che sia andata in questo modo. Ma ci rifaremo sicuramente nel 2021». L’unica cosa che c’è da sperare – e per cui lavorare – è che davvero la prossima edizione sia un trionfo, un vero e proprio riscatto per quanto accaduto quest’anno.

Con che spirito guardare avanti? Con questo qua: «Ci vediamo nel 2021! Forza Balestrieri!». Un gruppo davvero unico.

Ivan Boine