• Anno di fondazione : 1947
  • Zona tiro : Piazza di Città
  • Primi premi  : 18 
  • Num max iscritti : 1.039 / anno 2018
  • Simbolo : asso di picche nero
  • Colori : rosso/blu
  • Casacca : rossa
  • Pantalone : rosso/blu
  • Foulard : nero
  • Sito ufficiale : http//:www.aranceriassodipicche.it

La prima squadra di aranceri a piedi

La sede dell’Associazione Aranceri Asso di Picche si trova in via Riva, nel centro storico di Ivrea. Non ci sarebbe luogo più adatto per ospitare la sede della prima squadra di aranceri. Che piaccia o meno – e chi scrive sposa ben altri colori – lo Storico Carnevale d’Ivrea può essere diviso in “prima delle Picche” e “dopo le Picche”. La Battaglia delle Arance è indissolubilmente legata a questa squadra e alla sua storia: il 1947 è l’anno in cui un gruppo di ragazzi, legati all’Ivrea Calcio, sceglie di organizzarsi per il tiro delle arance. Per la prima volta si tenta di dare una forma, delle regole, all’anarchia delle prime “battaglie”. Un tentativo premiato. Nel 1949 l’Asso di Picche diventa a pieno titolo una componente ufficiale dello Storico Carnevale d’Ivrea. L’Ivrea operaia, l’Ivrea della Olivetti – da cui provenivano quei ragazzi – diventa parte integrante della grande festa eporediese. Il resto è storia.

L’Asso di Picche oggi

Incontro Corrado Bonesoli, Presidente dell’associazione da 17 anni, nel primo de I Venerdì del Picche: parlando con lui e con gli altri membri del direttivo l’accento si pone subito sulla dimensione aggregativa, sull’«essere Asso di Picche non solo a Carnevale, ma tutto l’anno».

Una squadra che ha il suo natale nell’immediato dopoguerra avrebbe meritato grande spazio per la sua storia, la storia delle persone che l’hanno fondata e costruita. Corrado, però, non la pensa così, per raccontare i valori dell’associazione «raccontiamo il presente». Un presente fatto di sforzi, umani ed economici, dalla ristrutturazione della sede al nuovo imbandieramento, dall’ideazione dei nuovi gadget all’elezione del nuovo direttivo.A questo punto il tono di voce di Corrado cambia, gli occhi si illuminano, il sorriso si accende. Mi presenta quello che definisce «il futuro»: le ragazze elette nel nuovo direttivo. Non una questione di “quote rosa”, non un semplice gesto simbolico, ma il giusto premio per le persone che si impegnano 365 giorni l’anno per rendere l’Asso di Picche un’associazione di aranceri, un luogo dove condividere l’esperienza del carnevale in amicizia e sincera fraternità.

Ero andato all’Asso di Picche con l’intenzione di raccontare la storia e i valori della prima squadra di aranceri, ma la serata trascorsa in via Riva insegna qualcosa che è difficile da mettere nero su bianco. Insegna che le radici sono importanti, che le tradizioni sono un tesoro prezioso da custodire, che ci sono valori da non scordare mai; ma insegna anche che le radici servono per sorreggere quello che verrà, insegna che bisogna dare spazio al futuro, che bisogna navigare verso nuovi orizzonti senza aver paura di premiare chi sceglie di diventare testimone di una storia importante.

Bisogna avere solide radici per costruire un futuro prospero