“As pianta ‘lpich a l’uso antic!”: zappate 2023.

La zappata e l’abbruciamento degli scarli sono una tradizione di origine medievale, probabilmente la  più antica del nostro carnevale, che è stata sempre tramandata oralmente, la prima trascrizione risale al 1808 nei Libri dei Processi Verbali a futura memoria. “Pala e picco” sono infatti, insieme al berretto frigio, i simboli del Carnevale.

La zappata è l’antico rituale di scavo per la buca dello Scarlo. Alle prime cinque coppie di sposi dell’anno, una per parrocchia, viene chiesto di adempiere alla cerimonia.

La sposa verrà scortata dal Generale, lo sposo, invece, dal Sostituto Gran Cancelliere, verso il luogo in cui sorgerà lo Scarlo, dove con pala e piccone colpiranno il terreno nello stesso punto, al grido di “As pianta ‘lpich a l’uso antic!”

Le coppie di sposi di quest’anno: Annalisa De Biasio e Luca Vaglio per la parrocchia di San Maurizio; Cristina Calanni e Claudio Sanzò per la parrocchia di S. Ulderico; Martina Formia e Riccardo de Zan per la Parrocchia di San Lorenzo; Erika Boetto e Mariano Valle per la Parrocchia di San Salvatore; Roberta Enrico e Salvatore Ciappa per la Parrocchia di san Grato.