Alessia Derivi, Vivandiera 2020: “Il popolo ci è stato molto vicino”

Proseguono le nostre interviste ai personaggi dell’edizione 2020 Carnevale d’Ivrea ed oggi abbiamo chiesto ad Alessia Derivi, Vivandiera 2020 addetta al Sostituto Gran Cancelliere, a raccontarci la sua esperienza.

Alessia ha 20 anni, abita a San Giovanni Canavese e studia musica da privatista alla Royal Academy di Londra. “Ho cominciato a tirare a 9 anni nei Diavoli”, ci dice, “perchè la maggior parte della mia famiglia è di questa squadra. Nel 2014, invece, ho fatto il Paggio della Mugnaia”.

“Mi aspettavo 100 ed ho ricevuto 300”

“Sono molto appassionata di Carnevale”, ci spiega, “e da questa esperienza mi aspettavo grandi emozioni e grande festa. Quando ho fatto la domanda di arruolamento ed ho iniziato a conoscere le persone che hanno fatto parte del gruppo, mi sono sentita subito inserita in una famiglia allargata. E durante i giorni di Carnevale è stato ancora più bello poichè ho potuto vivere dei momenti unici con altre persone a cui tengo, condividendo le mie emozioni. Mi aspettavo 100 ed ho ricevuto 300”.

“Il popolo ci è stato molto vicino”

“Nessuno si aspettava che tra Vivandiere ci trovassimo così bene”, prosegue, “è difficile che quattro persone vadano di colpo d’accordo. Tra di noi ci siamo sempre aiutate ed abbiamo ricevuto qualcosa di inaspettato dal popolo: la sua reazione, infatti, è stata pazzesca. Ci è stato molto vicino”.

L’emozione dell’uscita della Mugnaia

Sul momento più coinvolgente di questo Carnevale 2020, Derivi non ha dubbi: “Sabato sera, essendo addetta al Sostituto, ero sul balcone durante la proclamazione e mi occupavo di tenere il libro. Quando lui ha iniziato a leggere il discorso ho pianto e mi sono sentita avvolta dal calore di tutti, anche delle persone che non conoscevo”. Ed aggiunge: “Vedere l’emozione della Mugnaia, poi, di fronte alla piazza che urlava per lei è stato impagabile”.

Questione Bombonato: “Ci siamo rimaste male ma con Denise ci è tornata la voglia di far festa”

Sulla questione Bombonato, invece, taglia corto: “Non posso dir nulla a riguardo perché ci sono delle indagini in corso. Certo è che ci siamo rimaste tutte un po’ male. Col cambio Vivandiera, però, ci è tornata la voglia di far festa in modo spensierato. Abbiamo subito cercato di inserire Denise nel gruppo e alla fine siamo diventate come sorelle”.

Sospensione: “E’ stato un colpo sapere che tutto era finito così”

“Che il Carnevale sarebbe stato sospeso me l’hanno detto quando ero ancor a cavallo la domenica pomeriggio”, racconta, “anche se la voce girava già in mattinata. Quando siamo entrati in Via Palestro per terminare il primo giro, un Ufficiale mi ha detto “Goditi tutto perché è l’ultimo giro”. Noi Vivandiere eravamo sconsolate: dopo mesi di preparazione, sapere che era finito tutto così è stato un colpo”.

“Lunedì volevamo solo fare una passeggiata”

Sul corteo spontaneo formatosi lunedì, invece, ci dice: “Lunedì siamo usciti in modo tranquillo con l’idea di fare una passeggiata, poi la gente si è unita. Sinceramente, anche se so che la Procura sta indagando, per me è stato uno dei momenti più belli perché si è visto come da niente chi è davvero appassionato e ci mette il cuore può creare qualcosa di grande”. “La Mugnaia era molto triste quel giorno”, aggiunge, “e quando la gente la applaudiva vedevo la gioia nei suoi occhi, nonostante tutto quello che era successo. Ero contenta per lei: è davvero una persona dolcissima e non si meritava di non poter concludere il Carnevale”.

“Il Sostituto, come un papà. Podestà sempre accanto a noi”

“Ci tengo a ringraziare lo Stato Maggiore perché, nonostante fossimo tutte nuove come Vivandiere, ci hanno fatte sentire accolte e hanno cercato di aiutarci il più possibile. Ringrazio poi il Sostituto Gran Cancelliere – che per me è stato come un papà -, il Generale – che è stato capace di risollevare l’umore di tutti tirando fuori una festa ancora migliore di quanto poteva già essere – ed il Podestà – una figura più discreta che però ci è sempre stato accanto con la sua simpatia. Infine, ringrazio le altre Vivandiere che sono diventate parte della mia vita, anche se le conosco solo da pochi mesi. Spero di poter continuare con loro la prossima campagna”.

Martina Gueli