Giulia Fragale: dal Borghetto al Rione Sant’Ulderico

Continuano le nostre interviste ai personaggi del Carnevale d’Ivrea ed oggi è Giulia Fragale – Abbà 2020 per il Rione di Sant’Ulderico – a dirci la sua.

Un sogno spezzato

Iscritta alla squadra dei Tuchini fin dalla nascita, Giulia frequenta la quarta elementare alla Sandro Pertini di Bollengo. Per lei il Carnevale è “emozionante, storico e bellissimo”. “Il mio momento preferito di questa esperienza”, ci dice, “è stata sicuramente l’alzata del 16 febbraio in Piazza di Città. Per me fare l’Abbà era un sogno, che purtroppo si è spezzato quando mi hanno detto che il Carnevale sarebbe stato sospeso. E’ stata mia mamma a spiegarmi cosa stesse accadendo, quando eravamo in Piazza di Città la domenica pomeriggio. Ero molto triste soprattutto perchè i miei genitori si erano divisi i giorni in cui accompagnarmi: mia mamma era venuta con me giovedì e domenica, mio papà, invece, non ha potuto portarmi lunedì e martedì”.

“Grazie a chi mi ha fatto compagnia”

“Ciò che più mi mancherà saranno le passeggiate a cavallo e la compagnia degli altri Abbà”, racconta. “Dopo aver passato una settimana sempre insieme siamo diventati amici. Ma ci saranno di sicuro occasioni per vederci anche se ognuno ha la sua vita”. E conclude: “Vorrei ringraziare tutti coloro che con frasi e saluti mi hanno fatto compagnia in questa splendida avventura in cui ho conosciuto tante persone che prima non avrei potuto conoscere: la Mugnaia, il Generale, lo Stato Maggiore, le Vivandiere, il Gruppo Storico dei Credendari e tutti gli altri personaggi”.

Papà Davide: “Perchè proprio quest’anno?”

“‘Posso fare l’Abbà?’ era la richiesta di Giulia ormai da anni”, esordisce papà Davide. “E come genitori abbiamo avuto la fortuna di poterglielo far fare e la sfortuna di non aver terminato”, ci dice. “Purtroppo una ragione non te la fai mai quando vedi piangere dei bambini… ti viene il groppone. A seguito della notizia dell’interruzione, per due giorni non ci siamo resi conto di cosa fosse capitato. Ci chiedevamo perchè proprio quest’anno, perchè proprio in questi giorni”.

“Domenica ho pianto anch’io”

“A mente fredda poi, comprendi di non poter fare chissà cosa, essendo una decisione presa dal’alto. Nonostante tutto, però, gli impegni presi precedentemente sono stati mantenuti e martedì siamo andati da Ferrando con gli altri Abbà. Non abbiamo disdetto perchè ci sembrava giusto continuare, soprattutto per farlo pesare meno ai bambini”. “Essendosi poi creato fin da subito anche un bel gruppo fra i genitori”, prosegue, “ci continuiamo a sentire e vedere. Fin dalle preparazioni di dicembre siamo stati molto affiatati”. “Certo ciò che più mi ha segnato”, conclude, “è stato vedere tutta quella tristezza negli occhi dei bambini. Ho pianto anche io domenica”.

Martina Gueli